Il social media di Elon Musk, X, è stato accusato in una causa civile negli Stati Uniti di aver aiutato l'Arabia Saudita a commettere gravi violazioni dei diritti umani contro i suoi utenti, anche divulgando dati riservati su richiesta del regime di Riad. Lo riporta il Guardian. La causa contro l'ex Twitter è stata intentata lo scorso maggio da Areej al-Sadhan, la sorella di un attivista saudita arrestato e condannato a 20 anni di carcere dopo che tre agenti di Riad nel 2014 e nel 2015 si sono infiltrati nell'azienda californiana.
Secondo al-Sadhan, le spie dell'Arabia Saudita hanno rivelato al regime l'identità di migliaia di attivisti, oltre a quella di suo fratello Abdulrahman, alcuni dei quali sarebbero stati poi arrestati e torturati. Nelle ultime settimane gli avvocati di Al-Sadhan hanno integrato la causa con nuove accuse contro la piattaforma, allora guidata da Jack Dorsey, sostenendo che Twitter non solo ha volontariamente ignorato la campagna del governo saudita contro gli oppositori ma ha anche sostenuto Riad nella sua repressione in cambio di finanziamenti e investimenti. La nuova istanza legale arriva pochi giorni dopo che Human Rights Watch ha attaccato un tribunale saudita per aver condannato a morte un uomo basandosi esclusivamente sulla sua attività su Twitter e YouTube, definendola una "escalation" della repressione del governo sulla libertà di espressione.
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