Seppure rari, esistono già casi di figli che denunciano i genitori per averli esposti eccessivamente in tenera età sui social: il fenomeno è così diffuso che esiste anche un termine definire questa tendenza alla condivisione online costante da parte dei genitori di contenuti che riguardano i propri figli con foto, video, ecografie, storie. Si chiama sharenting e il neologismo deriva dalle parole inglesi share, ossia condividere, e parenting, genitorialità. I pericoli dello 'sharenting' e le conseguenze di un uso non regolamentato delle IA saranno alcuni dei temi al centro degli incontri della Privacy Week che si terrà a Milano dal 25 al 29 settembre. Circa 50 relatori in oltre 30 incontri discuteranno insieme di potenziali soluzioni tecnologiche e politiche per proteggere la privacy dei cittadini e delle implicazioni psicologiche ed etiche della generale condizione di essere "esposti" durante la navigazione online.
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