Facilitare la lettura sullo smartphone di contenuti editoriali, pensati inizialmente per il cartaceo, scorrendo come si fa sui social senza dover pizzicare lo schermo con le dita per ingrandire la visione. E' il sistema Smartflow, adottato dalla Scala per la sua Rivista del Teatro, col quale il tempio della lirica fa ancora una volta da apripista. Con la possibilità in futuro di estendere l'esperienza anche ai libretti d'opera.
L'uso del nuovo sistema non si ferma comunque qui, dal momento che può essere utilizzato in altri campi, a partire dalle imprese, non solo dell'editoria, che oggi mettono documenti di molte pagine a disposizione online per il download: essendo scritti in piccolo e impaginati per la stampa e non per i device l'effetto della versione digitale per l'utente che scarica un pdf è spesso una lettura faticosa.
"Le applicazioni sono molte anche perché non c'è un software particolare da usare. La differenza la fa la progettazione del layout e del contenuto del pdf", spiega Ottavio Barbieri, direttore creativo dello studio Goodloop e 'inventore' dello Smartflow. "Un modo efficace per distribuire un oggetto digitale è di inviarlo direttamente alle persone, per esempio con whatsapp. Una brochure invece che su una scrivania arriva così direttamente sul telefono di un potenziale cliente di un'impresa - prosegue Barbieri -. Un'altra alternativa è di farlo scaricare tramite qr code. Per esempio Fila, l'azienda di matite e pennarelli, in occasione di una fiera con stand dedicati ai suoi brand ci ha fatto creare diversi qr code in modo che il visitatore possa scaricare solo la porzione di brochure legata al singolo brand. Un'altra applicazione del sistema Smartflow cui stiamo lavorando è quella delle istruzioni per l'uso. Dentro la scatola di un prodotto troviamo oggi le istruzioni stampate su foglietti di carta in tante lingue. Basta invece mettere un qr code sulla confezione così il consumatore sceglie la sua lingua e legge le istruzione sullo smartphone".
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