Sheryl Sandberg, l'ex braccio destro di Mark Zuckerberg a Facebook, sta girando un documentario sulle violenze sessuali compiute durante l'attacco del 7 ottobre in Israele. Sandberg ha intervistato alcuni dei sopravvissuti e testimoni, usando la sua fama internazionale per non far calare l'attenzione sugli orrori del 7 ottobre. Le violenze sessuali perpetrate quel giorno hanno spinto Sandberg a tornare sotto i riflettori dopo anni trascorsi defilata.
In un'intervista al Wall Street Journal non parla del ruolo avuto dai social media nel diffondere informazioni false sul 7 ottobre ma spiega come nella difficile natura del conflitto israeliano-palestinese molti non hanno condannato Hamas per aver usato la violenza sessuale come strumento di guerra. "Non importa cosa si pensa della tragedia di vite perse a Gaza, non importa quello a cui si crede ma dobbiamo credere che lo stupro è sbagliato", ha detto Sandberg. In Israele per le riprese, l'ex braccio destro di Zuckerberg spiega che le testimonianze raccolte l'hanno cambiata. "Questo è il lavoro più importante della mia vita. Tutto quello che ho imparato finora mi ha portato a questo momento", racconta.
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