/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Sui social network etichette come per il tabacco'

'Sui social network etichette come per il tabacco'

Proposta del capo della sanità Usa per avvertire genitori su rischi per teenager

ROMA, 18 giugno 2024, 19:56

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

I social media sono come il tabacco e l'alcol: devono essere accompagnati da un'etichettatura che metta in guardia i genitori sui rischi che presentano per i loro teenager. La proposta è del capo della sanità americana Vivek Murthy che, in un editoriale sul New York Times, torna a lanciare l'allarme sulle piattaforme social.

"La crisi della salute mentale fra i giovani è un'emergenza" a cui i social media hanno offerto un "importante contributo", spiega il Surgeon General mettendo in evidenza come gli adolescenti che trascorrono più di tre ore al giorno sui social corrono il "doppio dei rischi" di soffrire di sintomi di ansia e depressione. Per questo "è giunto il momento di chiedere un'etichetta di avvertimento" in cui si nota che i "social sono associati a significativi danni alla salute mentale". Murthy non può farlo da solo e per questo esorta il Congresso, l'unico con tali potere, a imporre un'etichettatura per ricordare "ai genitori e ai giovani che i social non si sono dimostrati sicuri". L'etichetta, ammette il capo della sanità americana, non è una soluzione magica ma gli studi condotti sul tabacco hanno mostrato che può essere efficace nell'aumentare la consapevolezza e, quindi, spingere a un cambio di comportamento. Nel 1965, dopo uno storico rapporto del Surgeon General, il Congresso votò per richiedere che sui pacchetti di sigarette venduti negli Stati Uniti ci fosse l'avvertenza: l'uso del prodotto "potrebbe essere pericoloso per la salute".

L'etichetta fu l'inizio del trend di declino del fumo: se allora i fumatori negli Stati Uniti erano il 42% degli adulti, la percentuale nel 2021 è scesa all'11,5%. Un intervento del Congresso proteggerebbe i "giovani dalle molestie, dagli abusi e dallo sfruttamento online", ma anche dall'esposizione a una violenza eccessiva e a contenuti sessuali, aggiunge Murthy che da anni ritiene i social un pericolo per la salute. "I danni causati dai social media non sono per mancanza di volontà o per cattivi genitori: sono la conseguenza di aver lanciato una potente tecnologia senza adeguate misure di sicurezza, trasparenza e responsabilità", osserva. Fra i ricercatori c'è un ampio dibattitto sulla questione dei social e le loro possibili responsabilità dietro la crisi della salute mentale degli adolescenti. Lo psicologo Jonathan Haidt indica l'uscita dell'iPhone nel 2007 come il punto di svolta che ha innescato un aumento dei comportamenti suicidari. Altri invece affermano che non ci sono prove sul fatto che l'ascesa dei social abbia causato un declino del benessere dei giovani. A loro avviso la responsabilità è più delle difficoltà economiche, del razzismo e della crisi degli oppioidi.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza