Un nuovo importante passo avanti per
l'informatica quantistica arriva grazie ad uno studio firmato
anche dal Premio Nobel e vicepresidente dell'Accademia dei
Lincei Giorgio Parisi e pubblicato sulla rivista Nature: la
ricerca è dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo del
Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell'Università Complutense
di Madrid e dell'Università Sapienza di Roma e offre una
fondamentale conferma della possibilità di utilizzare il metodo
del 'quantum annealing', che permetterebbe di risolvere problemi
di ottimizzazione con una maggiore efficacia rispetto a tecniche
tradizionali.
Il 'quantum annealing' è una delle tecniche più promettenti
nel campo dell'informatica quantistica: si tratta di un metodo
di ottimizzazione in cui i qubit, gli analoghi quantistici dei
bit, si posizionano per raggiungere uno stato di minima energia
assoluta, in modo da poter poi essere utilizzati per risolvere
problemi molto complessi. Un esempio ormai molto noto è quello
del problema del commesso viaggiatore, che consiste nel trovare
il percorso più breve che permette di passare una sola volta per
ogni città prima di tornare al punto di partenza.
Per rispondere a questi interrogativi, il gruppo di
ricercatori formato da Massimo Bernaschi dell'Iac-Cnr, Isidoro
González-Adalid Pemartín e Víctor Martín-Mayor dell'Ateneo
spagnolo e Giorgi Parisi della Sapienza, ha effettuato circa 7
milioni di ore di calcolo in due delle maggiori strutture del
continente europeo: MeluXina in Lussemburgo e Leonardo presso il
Cineca in Italia.
"I risultati ottenuti provano che un meccanismo di simmetria
protegge il quantum annealing, permettendo un'efficace
applicazione di questa particolare tecnica", afferma Parisi.
"Infatti, sotto opportune condizioni di simmetria, non ci sono
ostacoli di principio nell'ottenere soluzioni di un problema di
ottimizzazione tramite un processo basato su modifiche lente e
graduali dello stato del sistema".
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