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La Silicon Valley si spacca, la battaglia politica dei paperoni

La Silicon Valley si spacca, la battaglia politica dei paperoni

Nyt, è scontro aperto fra i membri della 'PayPal Mafia'

ROMA, 30 luglio 2024, 11:48

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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La Silicon Valley si spacca sulla politica e, per la prima volta, i miliardari di Big Tech si attaccano pubblicamente. Uno scontro che è particolarmente accesso fra i ricchi manager della cosiddetta 'PayPal Mafia', ovvero coloro che hanno lavorato a stretto contatto nella società di pagamenti negli anni '90 e successivamente fondato delle loro aziende o divenuti investitori di alto profilo. Al gruppo appartengono Elon Musk, Peter Thiel ma anche David Sacks e Reid Hoffman. Meno di un'ora dopo il tentato assassinio di Donald Trump, il venture capitalist Sacks si è scagliato contro il suo ex collega Hoffman, importante donatore democratici. "La sinistra ha normalizzato questo", ha scritto su X. Qualche minuto dopo Musk ha rincarato la dose nominando esplicitamente Hoffman: gente come lui stava per veder realizzato "il suo più caro desiderio".

Lo scontro - riporta il New York Times - sta riguardando anche altri paperoni della Silicon Valley, quali Marc Andreessen e Ben Horowitz, definiti pubblicamente dal venture capitali Roger McNamee "antidemocratici" per aver appoggiato Donald Trump.

I battibecchi in pubblico mostrano l'evoluzione della Silicon valley, per anni bastione liberal. Di recente però molti nomi eccellenti, fra i quali Musk, hanno appoggiato Trump. Diversi miliardari stanno invece scegliendo la via del silenzio. Dopo aver detto nel 2016 quando Trump è stato eletto che il "progresso non è lineare", Mark Zuckerberg non si è pronunciato in questo ciclo elettorale. Il numero uno di Facebook e Instagram si è lasciato andare solo a un commento dopo il tentato assassinio di Trump: l'aver alzato il braccio "è una delle cose più toste che abbia mai visto in vita mia", ha detto Zuckerberg in un'intervista a Bloomberg, osservando come da "americano è difficile non emozionarsi per lo spirito" mostrato da Trump e "penso che sia proprio" per lo spirito che "piace a molti".

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