Uno smartphone targato Nokia? In futuro potrebbe esserci, ma solo attraverso un partner a cui dare il marchio in licenza. Lo ha detto la compagnia finlandese in un post in cui ha risposto alle voci che circolano da mesi in merito a un suo ritorno nel mercato della telefonia. L'eventuale ritorno non potrà avvenire prima dell'ultimo trimestre 2016 così come prevede l'accordo siglato con Microsoft, che l'anno scorso ha rilevato il ramo telefonico della società per 7,2 miliardi di dollari.
"La giusta strada di ritorno ai telefonini è, per Nokia, attraverso un modello di licenza del brand", si legge sul blog dell'azienda. "Ciò significa identificare un partner che possa essere responsabile di produzione, vendita, marketing e assistenza ai clienti". La via, in sostanza, è la stessa usata per il tablet Nokia N1, prodotto e distribuito dall'asiatica Foxconn. Questo perché, premette la compagnia scandinava, nell'aprile 2014 Microsoft ha rilevato quasi interamente il business 'dispositivi e servizi'.
Proprio di questa acquisizione, Microsoft ha appena ammesso, seppure implicitamente, il costo troppo alto. La settimana scorsa la casa di Redmond ha infatti annunciato il taglio di 7.800 impiegati, soprattutto nella divisione telefonia, e una svalutazione da 7,6 miliardi di dollari sugli asset associati all'acquisizione di Nokia.
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