E' operativo in Irlanda un secondo
centro europeo di raccolta e immagazzinamento dati del colosso
cinese dei social media. Il progetto era stato annunciato nel
febbraio scorso da China's ByteDance, la holding che controlla
TikTok, e la sua entrata in vigore è stata confermata dal
general manager responsabile delle operazioni in Europa, Rich
Waterworth, citato da Rte, la tv pubblica nazionale di Dublino.
Anche il primo centro dati realizzato dal colosso asiatico
nel vecchio continente aveva sede nella Repubblica d'Irlanda. La
gestione è affidata a una società esterna in veste di provider.
L'iniziativa va avanti malgrado l'escalation di sospetti - da
parte dei governi e dei servizi d'intelligence di vari Paesi
occidentali, isola verde compresa - nei confronti dei social
media controllati da Pechino. Sospetti sfociati nell'aprile
scorso nella raccomandazione rivolta dallo stesso National Cyber
Security Centre irlandese a tutti i dipendenti dei ministeri e
delle agenzie pubbliche locali a non usare TikTok sui device di
lavoro. Una raccomandazione che segue il bando già imposto di
recente negli Usa, nel Regno Unito e in seno alle istituzioni Ue
contro l'utilizzo di questa app sugli apparati ufficiali e
istituzionali. Uno scenario legato a timori su possibili
infiltrazioni del cyber-spionaggio cinese che l'azienda ha
ripetutamente rigettato come "infondati" e basati su
"pregiudizi".
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