La Commissione nazionale belga per la protezione dei dati personali ha deciso di citare in giudizio Facebook. Ne ha dato notizia la stampa locale. La causa prenderà formalmente il via giovedi' prossimo presso il tribunale civile di prima istanza di Bruxelles. Nel mirino della Commissione belga è finita in particolare la maniera in cui Facebook traccia e tratta i dati dei suoi iscritti, ma anche dei non iscritti.
"Anche chi rifiuta esplicitamente di essere seguito, lo è", ha detto il presidente della Commissione Willem Debeuckelaere. "Facebook sa quali sono i siti frequentati dalle persone senza che queste siano state avvertite, ridicolizzando così le norme che proteggono la privacy".
L'attacco lanciato dalla Commissione belga è stato definito "teatrale" da un portavoce della società che ha espresso tutta la sua "sorpresa" per una mossa che arriva proprio a pochi giorni dall'incontro tra le parti, fissato per giovedì prossimo, al fine di discutere delle raccomandazioni formulate recentemente dall'Authority per la Privacy.
"Anche se siamo fiduciosi e riteniamo che i rilievi della Commissione siano infondati - ha detto la portavoce di Facebook Tina Kulow - continueremo volentieri a collaborare per rispondere a tutte le questioni sollevate".
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