Le indiscrezioni danno per fine mese la "missione" di Tim Cook a Pechino per "sbloccare" alcuni dossier coi vertici governativi in un momento in cui le attività di Apple in Cina, secondo mercato dopo gli Usa, sono in frenata: in quest'ottica, a dimostrazione dell'importanza data a mercato ed economia, rientra l'investimento da 1 miliardo di dollari in Didi Chuxing, il principale concorrente nel Paese di Uber, che è un segnale verso la leadership cinese.
Cook ha viaggiato con frequenza in Cina da quando guida il colosso californiano, ma la prossima visita avverrà in una fase delicata tra l'indebolimento delle vendite di smartphone (primo calo di fatturato in 13 anni lo scorso trimestre) e la perdita di una disputa sull'uso del marchio iPhone fino alla sospensione di alcuni servizi di intrattenimento online.
Apple, con Didi Chuxing, è investitore strategico al fianco del leader mondiale dell'e-commerce Alibaba e di Tencent, sviluppatore di giochi online e della popolarissima app WeChat.
L'industria del trasporto automobilistco privato è cresciuta rapidamente, con una dura lotta per catturare quote di mercato. L'ultimo accordo riflette l'importanza che Apple dà al settore nell'ambito della diversificazione delle attività dopo il calo degli iPhone, gettando le basi delle strategie future.
Lo stesso Cook, dopo l'annuncio su Didi, ha spiegato che la mossa ha "una serie di motivi strategici, tra cui la possibilità di saperne di più su alcuni segmenti del mercato cinese. Vediamo molte opportunità per una più stretta cooperazione tra le due società e crediamo anche che possa offrire solidi ritorni", ha aggiunto Cook, secondo cui la mossa riflette l'interesse di Apple nelle attività in rapida crescita di Didi e la fiducia sul trend dell'economia cinese di lungo termine, un attestato di sicuro apprezzato dalla leadership cinese.
Didi Chuxing, il cui valore è stimato in circa 20 miliardi di dollari, opera in 400 città cinesi, effettua oltre 11 milioni di corse al giorno e serve 300 milioni di clienti: a settembre ha concordato con l'americana Lyft di collegare i loro servizi per permettere ai viaggiatori di utilizzarli nei rispettivi mercati.
L'alleanza a dicembre ha incluso anche l'indiana Ola e GrabTaxi nel sudest asiatico.
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