ROMA - La lotta al terrorismo su Twitter funziona: a dirlo è la stessa compagnia che nei primi sei mesi dell'anno ha rimosso quasi 300 mila account legati alla promozione terroristica, di cui tre quarti prima che riuscissero a pubblicare un solo 'tweet'.
Nel Rapporto Trasparenza appena aggiornato, Twitter sottolinea che il 95% delle sospensioni di questa tipologia di account è stato il frutto degli sforzi interni di contrasto alla promozione terroristica e non della segnalazione dei governi. Si tratta di una fetta maggiore di quella riportata tra luglio e dicembre 2016 (74%). La lotta a questo tipo di attività sulla piattaforma, sottolinea Twitter, "si è tradotta in una riduzione dell'80% nelle segnalazioni di account da parte dei governi, rispetto ai sei mesi precedenti".
Nella seconda metà del 2016, infatti, gli account rimossi legati al terrorismo erano stati quasi 377 mila, il 20% in più di quelli rimossi nel primo semestre 2017. In totale, dal primo agosto 2015 al 30 giugno 2017, Twitter afferma di aver sospeso quasi 936 mila account dedicati alla promozione del terrorismo.
L'argomento terrorismo, rimarca il microblog, rappresenta una minima parte delle richieste e segnalazione delle autorità nel mondo, circa il 2%. Il grosso, il 98% delle richieste dei governi, riguarda genericamente i "comportamenti abusivi" che violano le regole d'uso del servizio: offese, molestie online, linguaggio d'odio, furti di identità. Su 16.400 report ricevuti, la compagnia ha intrapreso azioni nel 12% dei casi.
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