L'amministratore di una fanpage su Facebook è corresponsabile insieme alla stessa Facebook del trattamento dei dati personali dei visitatori della sua pagina. Lo ha stabilito una sentenza della Corte Ue. Gli amministratori delle pagine, infatti, possono ottenere dati statistici sui visitatori raccolti grazie a cookies associati agli utenti che consentono il monitoraggio del loro collegamento alla pagina.
Tramite lo strumento "Facebook Insights" messo a disposizione degli amministratori delle fanpage dal social, questi raccolgono i dati sui loro visitatori con cookies attivi per due anni e salvati da Facebook su computer, tablet o smartphone. A ogni utente viene infatti associato un codice unico, e all'accesso alla fanpage questo consente di raccogliere ed elaborare i dati su comportamenti e preferenze legate al profilo Facebook. Agli utenti, però, non viene chiesto il loro consenso per la raccolta di questi dati.
Il caso è relativo alla tedesca Wirtschaftsakademie, che offre servizi di formazione attraverso la sua fanpage su Facebook. L'autorità di vigilanza regionale per la protezione dei dati personali del Land dello Schleswig-Holstein aveva chiesto, già nel novembre 2011, di disattivare la pagina in quanto né la Wirtschaftsakademie né Facebook avevano informato i visitatori della fanpage che Facebook raccoglieva, mediante cookie, informazioni personali per poi elaborarle. La società tedesca aveva presentato ricorso contro la decisione scaricando la responsabilità interamente su Facebook.
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