Apple intensifica gli sforzi contro le fake news: rimuove una serie di siti 'spazzatura' che potevano comparire o essere consigliati dalla ricerca vocale di Siri. La vicenda è emersa dopo un'inchiesta di BuzzFeed, da cui è risultato che alcune pagine facevano riferimento a siti che diffondevano notizie false, video virali e teorie complottistiche. La testata ha segnalato la questione a Apple che ha rimosso i collegamenti.
In uno degli esempi citati da BuzzFeed, la ricerca del termine Pizzagate, è stato dimostrato come Siri suggerisse dei video YouTube già rimossi da Google; dopo la segnalazione i video sono scomparsi anche da Safari, il motore di ricerca di Apple. "I siti suggeriti da Siri provengono da contenuti sul web, forniamo servizi di assistenza per evitare siti inappropriati - spiega Cupertino - Inoltre, rimuoviamo ogni suggerimento inappropriato ogni volta che ne veniamo a conoscenza, come abbiamo fatto questa volta. Continueremo a lavorare per fornire risultati di alta qualità".
L'episodio riporta alla luce la difficoltà per le aziende tecnologiche di contrastare un fenomeno incontenibile come le fake news. Proprio ieri i big della tecnologia hanno presentato all'Ue un codice di condotta su base volontaria con una serie di pratiche da seguire per combattere la disinformazione online, sulla scia degli impegni presi lo scorso maggio a Bruxelles. Tra i sottoscrittori ci sono Twitter, Facebook, Google e Mozilla.
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