I 115 account che Facebook ha rimosso a poche ore dalle elezioni di Midterm, erano legati alla Russia. "Dopo una segnalazione delle forze dell'ordine abbiamo bloccato più di 100 profili Facebook e Instagram perché li ritenevamo legati all'Ira", afferma la società riferendosi alla Internet Research Agency, la 'fabbrica di troll' russa. Nathaniel Gleicher, capo della sicurezza Facebook, in una nota diffusa dai media Usa, ha specificato che la lista dei profili è apparsa su un sito associato all'Ira che ha rivendicato di averli creati; gli account sono stati tutti bloccati.
"Nonostante tutte le fobie negli Usa, la Russia non ha mai interferito nei processi elettorali di nessun paese, compresi gli Stati Uniti, e non ha intenzione di farlo in futuro". Lo ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov in risposta a una domanda sull'atteggiamento del Cremlino nei confronti del risultato delle elezioni negli Stati Uniti. Lo riporta la Tass.
Donald Trump ha detto di non essere "preoccupato" dall'inchiesta sul Russiagate perché la ritiene una "bufala" e ha assicurato che non vi metterà fine.
L'Ira, nota come 'fabbrica di troll', e' accusata di avere interferito nella campagna elettorale per le presidenziali statunitensi del 2016 e, più in generale, di condurre campagne di disinformazione online.
"E' un monito - aggiunge Facebook - che ci fa capire che questi attori non demordono ed è importante che continuiamo a lavorare col governo Usa e le altre compagnie tecnologiche per non restare indietro". Nella nota, il social network ha sottolineato che la lista dei 115 profili, 30 su Facebook e 85 su Instagram, sono apparsi su un sito associato all'Internet Research Agency (Ira) che ha rivendicato di averli creati.
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