Facebook, dopo una sperimentazione negli Stati Uniti, annuncia il lancio a livello globale di un sistema di traccaimento del coronavirus.
"Comprendere come si sta diffondendo il Covid-19 è fondamentale per i governi locali e la sanità anche per decidere quando è sicuro riaprire. I dati se usati in maniere responsabile possono essere d'aiuto per rispondere alla crisi": scrive Mark Zuckerberg in un post su Facebook e in un editoriale sul Washington Post, rendendo noti i risultati di un sondaggio volontario tra gli utenti statunitensi, che verrà esteso a livello globale, fatto in collaborazione con i ricercatori di Carnegie Mellon nell'ambito del progetto 'Data for Good'.
Nel sondaggio è stato chiesto agli utenti statunitensi se hanno sintomi come febbre, tosse, mancanza di respiro o perdita dell'olfatto associati al Covid-19. Le risposte sono state inviate ai ricercatori; Facebook non ha avuto accesso se non in forma aggregata per mettere in piedi mappe interattive. I ricercatori "stanno ricevendo circa 1 milione di risposte alla settimana negli Usa e i risultati sono promettenti. Indicano ad esempio - spiega Zuckerberg - che in alcuni sobborghi di New York dal 2 al 3% delle persone sta manifestando sintomi simili a quelli del Covid-19".
"Il prossimo passo - conclude - è iniziare questi sondaggi a livello globale da questa settimana. Questo ci consentirà di espandere le mappe dei sintomi per fornire dati regione per regione in quasi tutti i paesi del mondo in cui opera Facebook".
Il programma 'Data for Good', con cui Facebook mette a disposizione dei ricercatori di tutto il mondo, anche in Italia, i dati della piattaforma per trarne statistiche, è già stato messo in campo per comporre mappe mondiali sulla mobilità già svelate nei giorni scorsi. Una iniziativa intrapresa anche da Google e Apple.
Nel suo editoriale su Washington Post, Zuckerberg cita ad esempio anche uno studio italiano che ha preso in considerazione gli effetti del lockdown sull'economia dei comuni.
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