Una vasta ricerca britannica dell'Oxford Internet Institute (Oii) pubblicata oggi afferma che non si possono riscontrare prove dell'impatto negativo di Facebook sul benessere psicologico dei suoi utenti: una conclusione in controtendenza con altri studi condotti in passato.
Il centro inglese ha prodotto questo risultato dall'analisi compiuta su quasi un milione di persone in 72 Paesi e considerando dati raccolti nell'arco di 12 anni dalla Gallup World Poll Survey. In certi casi sono stati riscontrati alcuni effetti positivi, in particolare tra i giovani di diversi Stati.
I ricercatori, che per arrivare alle loro conclusioni hanno incrociato i dati sul benessere di Gallup con quelli di Facebook, hanno comunque precisato certi limiti della loro analisi, ricordando che il social network di Mark Zuckerberg non è diffuso ovunque allo stesso modo e non è il più utilizzato, ad esempio, dagli adolescenti negli Stati Uniti.
La ricerca inglese inoltre appare in forte contrasto con molti altri lavori accademici, come quello pubblicato dal prestigioso Massachusetts Institute of Technology (Mit) quasi un anno fa, secondo cui l'uso dei social media, e in particolare di Facebook, "provoca un declino della salute mentale", con un aumento dei casi di ansia e depressione.
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