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Avvocato Corte Ue conferma multa da 2,4 miliardi a Google

Avvocato Corte Ue conferma multa da 2,4 miliardi a Google

Colosso Mountain View, avanti collaborazione con Commissione Ue

BRUXELLES, 11 gennaio 2024, 14:37

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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L'avvocato generale Juliane Kokott propone alla Corte di Giustizia Ue di confermare l'ammenda di 2,4 miliardi di euro inflitta a Google per aver favorito il proprio servizio di comparazione di prodotti. Come stabilito dalla Commissione Europea e confermato dal Tribunale, Google ha infatti utilizzato "la propria posizione dominante nel mercato dei servizi di ricerca generale come leva per favorire il proprio comparatore di prodotti visualizzando in maniera preferenziale i suoi risultati". Lo si legge in una nota della Corte. Le conclusioni dell'avvocato generale non vincolano la Corte. "Con decisione del 27 giugno 2017, la Commissione ha constatato che Google avrebbe favorito, nella sua pagina dei risultati della ricerca generale, i risultati del proprio comparatore di prodotti rispetto a quelli dei concorrenti.
    Google, infatti, presentava i risultati di ricerca del proprio comparatore di prodotti in cima a tale pagina e in modo prominente, con informazioni grafiche e testuali attraenti, nelle cosiddette Shopping Units; per contro, i risultati di ricerca degli altri comparatori di prodotti, suoi concorrenti, apparivano solo in posizione meno favorevole come link blu", ricorda la Corte. "Ciò ha comportato - aggiunge - che gli utenti cliccassero con maggiore frequenza i risultati del comparatore di prodotti di Google rispetto a quelli dei concorrenti. La conseguente deviazione del traffico proveniente dalla pagina dei risultati generali di Google non si basava su una migliore qualità del servizio di comparazione dei prodotti ma risultava invece dall'autofavoritismo e dall'effetto leva sulla pagina dei risultati generali di Google, vale a dire dallo sfruttamento della posizione dominante di Google nel mercato dei servizi di ricerca generale su Internet".
    Commentando la proposta dell'avvocato, un portavoce di Google ha detto che sarà esaminata "l'opinione dell'avvocato generale e attendiamo la decisione finale della corte. Indipendentemente dall'appello, continuiamo a investire nei nostri rimedi, che hanno funzionato con successo per diversi anni, e continueremo a collaborare costruttivamente con la Commissione Europea".
   
   

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