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Fao, la politica sostenga le migrazioni, sono parte integrante sviluppo

Un miliardo di persone si sposta all'interno dei propri paesi

Redazione ANSA

La migrazione come risorsa, cercando di massimizzare i benefici che può offrire e minimizzare gli impatti negativi. Questo il leitmotiv del convegno che si è svolto oggi alla Fao a Roma, in occasione della presentazione del nuovo rapporto dell'agenzia Onu, 'Lo Stato dell'Alimentazione e dell'Agricoltura' (SOFA), che apre La 'Settimana Mondiale dell'Alimentazione' 2018.

Al centro del rapporto le migrazioni, soprattutto quelle rurali, e l'importante ruolo che queste giocano sia nei Paesi in via di sviluppo che nei Paesi sviluppati. Con un monito rivolto ai governanti: le politiche non dovrebbero arginare o accelerare i flussi migratori, ma massimizzarne il contributo allo sviluppo economico e sociale riducendone al minimo i costi. Ma anche una chiara richiesta di impegno, per la costruzione della pace e per aiutare le comunità a resistere meglio alle crisi affinchè non siano costrette a lasciare la loro terra.

"La migrazione - ha osservato il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva alla presentazione del rapporto - non deve essere considerata una 'piaga', un'emergenza o un fenomeno che non può essere invertito". E se "non possiamo ignorare le sfide e i costi associati al fenomeno - ha aggiunto - l'obiettivo deve essere quello di rendere la migrazione una scelta, non una necessità, e di massimizzarne gli impatti positivi riducendo al minimo quelli negativi". Anche se l'attualità della cronaca porta in primo piano la migrazione internazionale, è il fenomeno degli spostamenti dei flussi all'interno dei paesi - si legge nel rapporto - a fare i grandi numeri. "Le cifre - ha osservato De Silva - mostrano che oltre 1 miliardo di persone che vivono nei Paesi in via di sviluppo si sono spostate internamente, con l'80% dei movimenti che riguardano un'area rurale. Questi flussi non sono generati da conflitti o catastrofi (o almeno non solo), bensì dalla ricerca di migliori condizioni di vita".

Domani, 16 ottobre, sarà celebrata in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, evento clou della Settimana Mondiale dell'Alimentazione 2018. Per l'occasione Save the Children, lancia la sua la campagna di denuncia "Fino all'ultimo bambino". Perchè ogni minuto nel mondo, spiega l'Ong: "5 bambini sotto i cinque anni muoiono per cause legate alla malnutrizione. A casa loro, in quei paesi sferzati da povertà, cambiamenti climatici e conflitti". Tuttavia, anche in Italia, denuncia Coldiretti ci sono persone, che sono costrette a chiedere aiuto per mangiare: nel 2017, spiega l'associazione degli agricoltori italiani, circa 2,7 milioni di persone hanno beneficiato degli aiuti alimentari attraverso l'accesso alle mense o molto più frequentemente con pacchi alimentari.

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