In agricoltura la multifunzionalità vale 12,5 mld e l'agriturismo è l'attività connessa più diffusa praticata dal 38% delle oltre 65 mila aziende agricole multifunzionali, spaziando dall'accoglienza appunto, alla produzione di energia rinnovabile, alla prima lavorazione di prodotti agricoli o alla trasformazione di prodotti animali, senza dimenticare le fattorie didattiche e l'agricoltura sociale. Nel comparto spiccano i giovani; le aziende multifunzionali condotte da under 41% sono il 18,7% rispetto al 9,3% delle agricole in generale, e sono più digitalizzate (61,7% contro 15,8%); tra queste, le più informatizzate sono quelle con fattoria didattica (76,6%), servizi di agricoltura sociale (71,5%) e agriturismo (69,3%).
Questa la fotografia scattata dal 6/o rapporto sul comparto, curato da Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) nell'ambito delle attività della Rete rurale nazionale e presentato al convegno 'Agriturismo e multifunzionalità, scenario e prospettive'.
Il settore, nonostante sia stato duramente colpito durante l'emergenza dovuta al Covid-19, ha saputo confermare la sua dinamicità a tutto tondo. Il numero di aziende è salito dell'1,3% nel 2021 rispetto al 2020 e del 3,3% rispetto al 2019, raggiungendo le 25.390 aziende. Un'offerta che nel 2021 ha ripreso a crescere anche per valore della produzione, ritornando sopra al miliardo (1.162 milioni di euro), con un incremento sul 2020 del 44,8% a valori correnti. Il tutto con 294 mila posti letto, il 6% di tutte le tipologie di strutture ricettive, oltre 14 mila piazzole per campeggiatori e 532 mila posti a tavola, insieme all'ampia gamma di attività (didattiche, sportive, culturali, ricreative) e servizi (anche rivolti alla persona, come l'agricoltura sociale). (ANSA).
Ismea, stimati indennizzi di 312 milioni per danni in agricoltura
Agrimercati