Punto decisivo quello di aprire il mercato cinese dove i numeri sono ancora molto bassi rispetto ad altri Paesi produttori: "UK e Germania sono saturi - ha aggiunto Cellie - dobbiamo rivolgerci ai grandi mercati asiatici". "Il mercato online è cresciuto del 37% - ha sottolineato Ettore Prandini -; dobbiamo adeguarci con infrastrutture che consentano alle nostre merci di andare più veloci, spostando dalla gomma alla rotaia. Inoltre occorrono snodi aeroportuali per i mercati asiatici: in Cina chiedono i nostri agrumi, servono i cargo per inviarli. Ma per fare questo dobbiamo aprire i cantieri oggi, portando beneficio anche ad altri settori oltre a quello alimentare, lo facevamo negli anni '80 ed eravamo la sesta potenza mondiale. Inoltre - ha chiuso Prandini - dobbiamo concentrare le Fiere a livello nazionale e chiudere le concorrenze locali, evitando che i territori si imitino e facendo invece sinergia". Sviluppo, sostenibilità e innovazione con attenzione all'evoluzione dei modelli di consumo alimentare, sono i temi che hanno caratterizzato la mattinata di lavori nella sede del quotidiano di Confindustria nel confronto tra le aziende con Gianpiero Calzolari presidente di Granarolo, Massimo Ferro, Cfo di Nestlè Italia, Riccardo Felicetti ad dell'omonimo pastificio.
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