ROMA - Vale fra 370 e 430 milioni di euro, il 5% di quello globale e il 18% di quello europeo, il mercato italiano dell'agricoltura 4.0 nel 2018, di cui oltre 300 soluzioni, già sul mercato, sono impiegate dal 55% delle aziende agricole intervistate. Ed è anche in rapida crescita: +270%.
Sono solo alcuni dei risultati di una ricerca dell'Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del laboratorio RISE dell'Università degli Studi di Brescia, presentati nel corso del convegno "Agricoltura digitale 4.0: sicurezza, sostenibilità e casi virtuosi", organizzato da Confagricoltura in collaborazione con Agrofarma e Assofertilizzanti.
Il digitale, secondo l'Osservatorio, innova anche tracciabilità e qualità alimentare: con 133 soluzioni già disponibili, il 38% delle aziende ha migliorato l'efficacia del processo, il 32% l'efficienza.
"L'innovazione digitale è una leva strategica per il settore agroalimentare italiano, in grado di garantire maggiore competitività a tutta la filiera", commenta Andrea Bacchetti, direttore dell'Osservatorio Smart AgriFood".
Le startup nel mondo arrivano a 500 e sono attive soprattutto in ambito eCommerce (65%) e Agricoltura 4.0 (24%). L'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di startup ma con il finanziamento medio più basso.
Il mercato globale dell'agricoltura 4.0 vale 7 miliardi di dollari (il doppio rispetto allo scorso anno), di cui il 30% generato in Europa. La crescita è ancora più rapida in Italia, dove il mercato ha un valore compreso tra i 370 e i 430 milioni di euro (+270%), che per circa l'80% è generato da offerte innovative di attori già affermati nel settore (ad esempio i fornitori di macchine e attrezzature agricole) e per circa il 20% da soluzioni di attori emergenti (soprattutto startup), che propongono sistemi digitali innovativi e servizi di consulenza tecnologica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA