E' quanto emerge dai dati forniti da Format research Srl per conto dell' Associazione nazionale industriale distillatori di alcoli e acquaviti (AssoDistil) e presentati nel corso dell'assemblea dei soci che si è svolta nei giorni scorsi.
Secondo l'indagine,
condotta dall'Istituto di ricerca, il mercato distillatorio non
si è mai fermato, continuando a crescere, se pur con incrementi
minori rispetto agli anni precedenti. I ricavi, secondo il 58%
delle aziende intervistate, hanno registrato un incremento nel
primo trimestre di questo anno. L'indicatore, secondo Format
Research, è decisamente più alto rispetto alla media degli altri
settori economici. Il report registra un cambio nel canale
delle vendite con il 77% delle distillerie che ha continuato a
produrre alcol destinato al consumo tradizionale e un 23% delle
aziende che ha riconvertito parte della produzione in alcol puro
"indispensabile presidio nella lotta al Covid-19". Nello
specifico l'analisi economica sottolinea che "le misure adottate
per contrastare l'emergenza Covid hanno inevitabilmente
comportato danni economici anche al settore distillatorio, a
partire dalla chiusura delle fiere che ha impattato
negativamente sul 44% delle imprese dei distillati". Il
fatturato derivante dal mercato estero registra un calo dell'1
per cento rispetto agli anni precedenti. Tra tutti i mercati
europei ed extraeuropei, solo quello tedesco ha registrato un
aumento dell'1,8 per cento rispetto allo scorso semestre, mentre
Spagna e Francia hanno registrato rispettivamente una
diminuzione del 10 per cento e del 7,7 per cento. Tra i mercati
extraeuropei quello che spicca più di tutti è quello
nordamericano con il 42,9 per cento, registrando un trend
positivo di 5,2 punti percentuali.
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