A tavola non è solo questione di gusto, il cibo si sceglie anche dal piacere che da' nel morderlo. La pensano così i consumatori italiani che, stando a una stima dell'Osservatorio Immagino, per un paniere di prodotti con una delle 11 etichette evocative texture o proprietà "scrocchiarelle" hanno speso nel 2020 oltre tre miliardi di euro, solo per alimenti cremosi o croccanti, morbidi fino a dirsi "vellutati". In particolare, l'Osservatorio Immagino ha intercettato da tempo questa tendenza che, nel corso del 2020, ha realizzato un incremento del 6,4% di vendite aggiuntive rispetto al 2019. Complessivamente, in supermercati e ipermercati, sono 6.492 i prodotti che hanno almeno uno degli 11 claim (croccante, cremoso, morbido, soffice, tenero, sottile, ruvido, ripieno, vellutato, farcito, fragrante), e rappresentano l'8,5% dell'offerta monitorata, escludendo acqua e alcolici.
Protagonista nel carrello della spesa è la voce "croccante", la più rilevante sia per numero dei prodotti (1,9% delle referenza sugli scaffali) sia per giro d'affari (3,1%) e quella che ha messo a segno un amento del 18.3% delle vendite rispetto all'anno precedente. In particolare spopola nella pasticceria industriale, gelati, pesce panato surgelato, patate surgelate e nella quarta lavorazione avicunicola (cotolette e cordon bleu).
Crescita annua a doppia cifra anche per i 1231 prodotti etichettati come "cremoso" che nel 2020 hanno espanso il giro d'affari del 10,9%, in gran parte della pasticceria industriale.
Il 2020 è stato molto positivo anche gli 876 prodotti con claim "morbido": il loro giro d'affari è cresciuto del 7,3%., con migliori performance per caffè, formaggi e pane per tramezzini.