"La violenza degli eventi climatici che si sono verificati in questi giorni nelle città può distruggere tutti gli alberi anche se sono in buona salute. E' un problema anche di altezza sproporzionata rispetto alle radici e non solo se sono malati". Lo ha detto all'ANSA la presidente del Conaf, il Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, Sabrina Diamanti, a proposito delle tempeste di vento e pioggia che si sono abbattute in molti centri urbani.
"Uno dei problemi più diffusi per quanto riguarda la salute degli alberi nelle città - precisa Diamanti - è che gli apparati radicali sono molto spesso estremamente sproporzionati rispetto alla chioma; piante magari alte svariati metri hanno zolle di appena 15-20 cm, tanto che ci domandiamo come riescano a stare in piedi. Con un vento a 120 km h in città è difficile che un albero in salute possa resistere, se poi è malato o ha poche radici è nei fatti". Secondo il Consiglio, sono diverse le regole da adottare per gestire al meglio il verde in città, a partire da quella "di non scavare mai vicino ad un albero".
Occorre poi fare un'attenta programmazione e capire che dimensioni avranno domani gli alberi piantati oggi. Fermo restando che quando si pianta un albero ci vogliono almeno 10 anni per avere un risultato concreto. Ma il concetto base, secondo la presidente, "è che il verde va adattato alle città di oggi e ai suoi stress termici, perché il traffico di 10 anni fa, ad esempio, non è certo quello attuale e tantomeno il clima a cui è sottoposto".
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