Anche nel 2023 il Prosciutto di San
Daniele Dop si conferma come uno dei prodotti enogastronomici
italiani più acquistati e consumati tanto in Italia quanto
all'estero. L'andamento di mercato è rilevato dal Consorzio di
tutela. La produzione, nell'anno da poco concluso, è stata-
informa una nota- di 2.590.000 cosce prodotte nei 31
stabilimenti produttivi, collocati all'interno della città di
San Daniele del Friuli, provenienti dai 3.510 allevamenti
certificati situati in dieci regioni del Centro-nord Italia e
conferite dai 44 macelli della filiera Dop.
La quota di export (17% nel 2022) registra una crescita e si
attesta al 19% rispetto alle vendite totali dell'anno con circa
3 milioni di chilogrammi indirizzati al mercato extra Italia. Il
55% delle quote totali di export è stato destinato all'Unione
europea, mentre il restante 45% è stato esportato in Paesi
terzi. I Paesi che detengono la quota più rilevante per
l'esportazione del Prosciutto di San Daniele Dop - segnala il
Consorzio - si confermano in ordine di volumi: Francia, Stati
Uniti, Australia, Germania e Belgio. Gli altri principali
mercati esteri di destinazione sono Svizzera, Austria, Regno
Unito, Lussemburgo e Canada. Nel 2023 si registrano "ottime
performance", in ordine di volume esportato, per Stati Uniti
(+11%), Australia (+7%), Regno Unito (+30%) e Repubblica Ceca
(+18%).
Il report economico di produzione registra che il numero di
vaschette di Prosciutto di San Daniele pre-affettato ha superato
i 21,3 milioni di confezioni certificate, pari a 407.000
prosciutti (+1% rispetto all'anno precedente), per un totale di
oltre 2 milioni di chilogrammi, confermandosi come una tendenza
consolidata in linea con le nuove modalità di consumo. Il
fatturato totale, derivante dalle attività di produzione e
distribuzione, si mantiene a 360 milioni di euro, in linea con
gli anni precedenti, dopo il +14% rilevato nel 2022.
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