Non solo crisantemi per il 2
novembre, ma anche girasoli, lisiantus, violaciocca, strelitzie
e verde ornamentale. A sottolinearlo è il direttore del mercato
dei Fiori di Sanremo, Franco Barbagelata. "Notiamo il
consolidamento della tendenza all'acquisto dei crisantemi
direttamente sul campo - afferma - e, parallelamente cresce il
consumo di altre varietà". Il fatto è che il crisantemo è un
fiore a rischio non solo per la produzione, ma anche per il
consumo limitato ai tre giorni di festa e i produttori, i quali
temono di dover disfarsi delle rimanenze, preferiscono orientare
il mercato verso qualità che si possono commercializzare tutto
l'anno.
"Il mercato offre ai commercianti accreditati una gamma
sempre più ampia di fiori e fronde adatte alle diverse esigenze
commerciali - prosegue Barbagelata -. In particolare: crisantemi
da 70 centesimi a 1,20 euro; strelitzie a 1,40 euro; lisiantus a
80 centesimi e girasoli a 70 centesimi. I prezzi, tutti
all'ingrosso, sono in linea con lo scorso anno".
Sergio Tommasini, presidente di Amaie Energia e Servizi,
l'ente che gestisce il mercato dei Fiori annuncia investimenti
per 16 milioni: "Il mercato rappresenta una linea di business
molto importante della società. Sanremo esporta non meno di
trecento milioni di fiori recisi ogni anno, insieme a centomila
quintali di fronde verdi e fiorite. Intendiamo migliorare la
competitività della struttura a livello italiano e
internazionale e per questo, a valere sul Pnrr, abbiamo
importanti investimenti per il 2025-2026 per un valore pari a 16
milioni".
Nel mese di novembre, ad esempio, saranno già installati
quattrocento metri quadri nuova frigoria per andare incontro
alle esigenze dei commercianti. "Più avanti - conclude Tommasini
- apriremo nuove linee di distribuzione, una nuova banca del
freddo, un nuovo plateatico e un tetto fotovoltaico per la
produzione di 2 megawatt di energia elettrica solare
sostenibile".
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