Collis Veneto Wine Group
chiude il 2024 con un fatturato di 219 milioni di euro, (+5%
rispetto al 2023) ed un utile di gruppo a 1,4 milioni di euro e
circa 70 % la percentuale dell'export.
Il gruppo, una delle prime 10 realtà vitivinicole in Italia
con circa 2.000 conferitori, 370 dipendenti, la presenza in 70
Paesi e 75 milioni di bottiglie di vino all'anno, ha approvato
all'unanimità il bilancio dell'esercizio che si è chiuso il 31
luglio 2024.
"Con cinque cantine finalizzate alla lavorazione e
vinificazione di oltre un milione di quintali di uva annui e tre
centri di imbottigliamento - riferisce il presidente Pietro
Zambon - il gruppo promette di mantenere la leadership nei
mercati globali in cui è proiettato raggiungendo risultati
positivi malgrado il difficile contesto di mercato". "Stiamo
profondendo un importante sforzo organizzativo affinché le
operazioni straordinarie realizzate, quale ad esempio la nascita
di Collis Heritage che ha visto un anno fa l'unione di Casa
Vinicola Sartori e Cantine Riondo, portino a benefici economici
da destinare alla nostra base sociale - aggiunge l'ad Pierluigi
Guarise - Si dovrà rafforzare la presenza nei mercati esteri
del Nord America ed in quelli emergenti India e Asia. Punteremo
in particolar modo sulla produzione a firma Sartori, nome
storico della vitivinicoltura del territorio della Valpolicella,
e sulle bollicine a marchio Riondo"
Il gruppo, nato nel 2008 e con sede a Monteforte d'Alpone, in
provincia di Verona, è oggi la più importante cantina
cooperativa del Veneto.
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