Le aziende produttrici di agrofarmaci "operano costantemente nel pieno rispetto dei criteri di sostenibilità, con la massima attenzione per la salute dell'uomo, dell'operatore agricolo e dell'ambiente, promuovendo e sottolineando l'importanza del corretto e puntuale utilizzo degli agrofarmaci, vere e proprie medicine per le piante". Così Agrofarma - Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica - interviene sulle dichiarazioni di Greenpeace, riguardanti le conseguenze dell'utilizzo di prodotti chimici in agricoltura con implicazioni sulla salute di suoli e acque e della tutela della biodiversità.
"Le tracce di sostanze attive più frequentemente rinvenute oggi nelle acque - spiega l'associazione - sono in realtà molecole per la stragrande maggioranza non più commercializzate e sostituite da nuove molecole sempre più ecocompatibili dal punto di vista dei dosaggi, della persistenza nel suolo e della predisposizione a migrare nelle acque. Il comparto degli agrofarmaci, inoltre, crede fortemente in un'agricoltura sostenibile, che permetta di conciliare produttività e biodiversità. A questo scopo l'Associazione sostiene progetti che mirano alla gestione di aree poco produttive, che vengono seminate con essenze specifiche ricche in nettare e polline al fine di attirare gli insetti impollinatori, creando habitat idonei a garantire la loro sopravvivenza e costituendo un valido rifugio anche per piccoli mammiferi e uccelli".
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