ROMA - E' stretto il rapporto tra gli italiani e il cibo, peccato che abbiano sempre meno tempo per mangiare e cucinare. In media dedicano 37 minuti al giorno per la preparazione dei pasti in casa e si siedono a tavola per circa mezz'ora. Il 53% prepara la cena tutti i giorni ma vorrebbe poter avere più tempo e il 75% possiede ricette o piatti tradizionali tramandati di generazione in generazione che per il 98% "scaldano il cuore". A svelarlo è una ricerca presentata dalla Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) in occasione dell'Assemblea nazionale incentrata proprio sul mondo del food e delle sue eccellenze, parte integrante della tradizione del Paese. Un quadro dove i ristoranti sono considerati un importante strumento di salvaguardia dell'identità culturale e alimentare per l'83,5% degli intervistati. Mangiare fuoricasa diventa quindi un'occasione anche per riscoprire il valore del tempo, precisa il rapporto; il ristorante viene vissuto principalmente come luogo dove rilassarsi (38,6%), con il 62,5% che si gode il pasto più di quanto non riesca a farlo tra le mura domestiche. I minuti sono contati anche per le provviste settimanali: il 48,6% di coloro che fanno la spesa dedica agli acquisti da 1 a 2 ore alla settimana. La quasi totalità degli intervistati è d'accordo con l'idea che la salute e il benessere dipendano anche e soprattutto dal cibo. Il 46,1% degli intervistati sarebbe disposto a pagare un prezzo del 10% in più per acquistare un prodotto sicuro e di buona qualità; il 71,8% si informa sulla qualità e la provenienza dei prodotti utilizzati.