Quasi due adulti su 10 pensano di avere
allergie alimentari. Ma spesso non è vero. Lo spiega uno studio
statunitense della Ann & Robert H. Lurie Children's Hospital di
Chicago e della Northwestern University, pubblicato su Jama
Network Open.
Il 19% degli oltre 40mila adulti intervistati pensa di avere
un'allergia ai cibi sebbene i sintomi non siano coerenti con una
vera allergia alimentare. "Abbiamo scoperto che un adulto su 10
soffre di allergia alimentare" e di come "quasi il doppio degli
adulti pensa di essere allergico agli alimenti, mentre i loro
sintomi possono suggerire una intolleranza alimentare o altre
condizioni alimentari", dice Ruchi Gupta, docente che ha
condotto l'analisi. I ricercatori hanno scoperto che solo la
metà degli adulti con un'allergia alimentare convincente aveva
una diagnosi confermata dal medico e meno del 25% aveva
riportato una prescrizione di adrenalina (utile per un primo
intervento in caso di choc anafilattico).
E' stato anche scoperto che quasi la metà degli adulti
allergici agli alimenti ha sviluppato proprio da adulto almeno
un'allergia alimentare. I dati indicano che gli allergeni
alimentari più diffusi tra gli adulti statunitensi sono i
molluschi (che colpiscono 7,2 milioni di adulti), il latte (4,7
milioni), le arachidi (4,5 milioni), la frutta a guscio (3
milioni), le pesche (2,2 milioni), le uova ( 2 milioni), il
grano (2 milioni), la soia (1,5 milioni) e il sesamo (0,5
milioni). "I nostri dati mostrano che il mollusco è l'allergene
alimentare più importante negli adulti, che l'allergia ai
crostacei inizia comunemente in età adulta e che questa allergia
è straordinariamente comune per tutta la durata della vita -
prosegue Gupta - Abbiamo bisogno di più studi per chiarire
perché l'allergia ai molluschi sembra essere così comune e
persistente negli adulti statunitensi".
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