/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Onu, in aumento la 'salamoia tossica' frutto dei dissalatori

Onu, in aumento la 'salamoia tossica' frutto dei dissalatori

Ogni litro d'acqua dolce prodotto crea 1,5 litri di iper-salata

ROMA, 14 gennaio 2019, 17:22

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli impianti di dissalazione nel mondo hanno la capacità di produrre 95 milioni di metri cubici di acqua dolce al giorno, pari al 40% del flusso delle cascate del Niagara. Ogni litro prodotto, tuttavia, genera un litro e mezzo di acqua ipersalata, che contiene sostanze chimiche tossiche. Questa "salamoia tossica" viene reimmessa negli oceani, mettendo a rischio gli ecosistemi marini. A lanciare l'allarme è l'Istituto per l'acqua, l'ambiente e la salute dell'università delle Nazioni Unite.

Nel mondo esistono ad oggi 16mila dissalatori, concentrati in Medio Oriente e Nord Africa, che rispondono alla crescente domanda d'acqua potabile a producono uno scarto considerevole: 142 milioni di metri cubici di salamoia al giorno, il 50% in più rispetto a quanto stimato in precedenza. Si tratta di 51,8 miliardi di metri cubici d'acqua iper-salata all'anno, abbastanza per mettere l'Italia intera sotto 17 centimetri di salamoia.

Queste acque di scarto, spiegano gli esperti nello studio pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment, vengono spesso rigettate negli oceani dove minacciano gli ecosistemi, sia perché aumentano la salinità, sia perché contengono sostanze chimiche tossiche provenienti dagli antivegetativi e dagli antincrostanti usati negli impianti di dissalazione.

Tuttavia "questo problema ambientale può essere trasformato in una risorsa economica", evidenziano i ricercatori. L'acqua di scarto può infatti essere usata in acquacoltura, per irrigare le specie tolleranti al sale, per generare elettricità e per recuperare il sale e i metalli contenuti nella salamoia, tra cui magnesio, cloruro di sodio, calcio, potassio, cloro, bromo e litio.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza