Barbara Conti, del dipartimento di Scienze agrarie alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, è la coordinatrice del progetto che coinvolge Italia, Francia, Grecia, Tunisia e Marocco, spiega una nota, con la partecipazione di atenei, istituti di ricerca e aziende.
Nell'ambito di Fedkito i ricercatori svilupperanno diversi packaging a base di chitosano arricchiti di oli essenziali in base alle caratteristiche di cibi che dovranno essere conservati, quindi film per proteggere frutta fresca e vegetali, spray per la carne, e liquido per i prodotti caseari. "Per potenziare gli effetti protettivi del chitosano - spiega Barbara Conti - abbiamo avuto l'idea è di aggiungere degli oli essenziali che sceglieremo sulla base di abbinamenti un'analisi sensoriale che tengano conto del gusto e degli aromi in modo da dare ai consumatori un ulteriore valore aggiunto". I ricercatori vogliono sperimentare anche una speciale "etichetta intelligente" dotata di biosensori per misurare l'eventuale presenza di micotossine e, residui di pesticidi e residui che possono compromettere la qualità e la salubrità dei cibi anche durante le fasi di trasporto, e stoccaggio e vendita al dettaglio.
"Il progetto si basa anche sul principio dell'economia circolare - conclude Conti - e così ricaveremo la chitina per il chitosano dagli stessi insetti utilizzati per degradare ed eliminare i rifiuti e gli scarti della filiera agroalimentare".
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