"Abbiamo scoperto che l'attività cerebrale correlata allo stress era maggiore nei non bevitori rispetto alle persone che bevevano moderatamente, mentre le persone che bevevano eccessivamente (più di 14 drink a settimana) avevano il più alto livello di attività cerebrale correlata allo stress", ha detto Kenechukwu Mezue, specialista del Massachusetts General Hospital e autore principale dello studio. "L'idea - aggiunge - è che quantità moderate di alcol possono avere effetti sul cervello che possono aiutarti a rilassare, ridurre i livelli di stress e, forse attraverso questi meccanismi, abbassare l'incidenza delle malattie cardiovascolari".
Gli studiosi mettono comunque in guardia sul fatto che questi risultati non dovrebbero incoraggiare l'uso di alcol, ma suggeriscono che potrebbero aprire le porte a nuove terapie o a prescrivere attività per alleviare lo stress.
"L'attuale studio suggerisce che l'assunzione moderata di alcol ha un impatto benefico sulla connessione cervello-cuore.
Tuttavia, l'alcol ha diversi importanti effetti collaterali, tra cui un aumento del rischio di cancro, danni al fegato e dipendenza", continua Mezue. I risultati sono stati raggiunti analizzando 53.064 partecipanti dall'età media di 57,2 anni. Tra questi, il 15% ha sperimentato un evento cardiovascolare avverso maggiore: il 17% nel gruppo a basso consumo di alcol e il 13% nel gruppo a consumo moderato.
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