Lo stop all'obbligo delle mascherine
nei bar e nei ristoranti dal primo maggio "penso sia il vero
segnale di normalità" afferma il vice presidente di Fipe
Confcommercio Aldo Cursano spiegando che "i bar e ristoranti
sono la casa fuori casa degli italiani. Togliersi la mascherina
e potersi guardare nel viso e riconoscersi è lo straordinario
segnale che tutti aspettavamo" aggiunge a margine del forum
Confcommercio-Ambrosetti. "Siamo stati quelli che più di
altri e di tutti abbiamo portato la croce di questa pandemia -
aggiunge Cursano - i primi a chiudere, gli ultimi ad aprire, e a
togliere questo simbolo della pandemia. Quindi per noi è uno
straordinario segnale, perche chi viene nei nostri locali, con i
familiari, con i propri cari, viene per rigenerarsi. E' uno
straordinario segnale per noi gestori - prosegue - che fino ad
oggi siamo stati angosciati nel fare un lavoro che non era
nostro, che era quello di controllare verificare richiamare i
clienti al rispetto" delle regole "ma ora dobbiamo tornare a
fare il nostro lavoro e pensare a far star bene le persone, a
pensare alla qualità del prodotto, all'accoglienza e di far
ritornare quel po' di personale che ci hanno voltato le spalle
in questi due anni perchè l'inaffidabilità del nostro lavoro ha
allontanato quelle competenze e saperi che era straordinario
patrimonio del nostro settore. Il primo maggio - ha concluso
Cursano - è la festa del lavoro e dei pubblici esercizi che
ritornano alla normalità".
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