Vietare l'utilizzo di concimi chimici, diserbanti e antiparassitari per la gestione delle aree verdi urbane, intervenire sulle mense scolastiche, promuovere la diffusione del metodo di produzione biologica come modello di gestione sostenibile del territorio, indicato da esperienze come quelle del Distretto biologico Valli del Panaro.
Di questo si parla nella prima tappa de 'I territori amano il Bio - in tour' che si tiene oggi a Bologna. E' organizzata da FederBio nella Giornata europea del biologico che cade il 23 settembre.
"Ci troviamo in una fase storica decisiva. Da una parte la Commissione europea chiede di raggiungere gli obiettivi indicati dalle strategie sulla biodiversità, Farm to Fork e la riduzione dei pesticidi al 50% entro 2030, dall'altra propone il rinnovo per altri 10 anni dell'utilizzo del glifosato, un erbicida dannoso per l'ambiente e la salute dell'uomo - dice Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio - Sostenere le amministrazioni che, con i loro mezzi di regolamentazione cercano di portare avanti una transizione ecologica necessaria per l'ambiente e per la salute è oggi ancora più importante. Ci sono tantissimi esempi virtuosi che possono essere replicati dai Comuni che desiderano intraprendere questo percorso, così da creare una rete solida e che fa sentire la propria voce".
L'appuntamento di Bologna, con un talk dedicato ai Comuni che hanno deciso di ridurre fino a eliminare l'utilizzo di pesticidi nei campi agricoli, nelle aree verdi e nelle mense pubbliche, proseguirà in tutta Italia e toccherà anche Milano e Roma. Al dibattito partecipano Sondra Coizzi, sindaca di Occhiobello, Emilia Muratori, sindaca di Vignola, l'assessore all'Agricoltura del Comune di Bologna Daniele Ara e Silvia Zamboni, vicepresidente dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna e Stefano Locatelli, vicepresidente dell'Anci.
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