Quasi la metà (il 46%) degli anziani
italiani segue la dieta mediterranea; il 76% si mostra
particolarmente attaccato alle tradizioni alimentari; tuttavia,
ben il 71% (quasi 3 su 4) degli anziani con l'avanzare dell'età
ha dovuto cominciare a mangiare cibi pronti comprati al
supermercato.
Sono alcuni dei risultati di un'indagine dell'Università
Cattolica di Cremona coordinata da Guendalina Graffigna,
direttrice di EngageMinds Hub, Centro di ricerca in psicologia
dei consumi e della salute presso l'ateneo; presentata di
recente all'Università Cattolica campus di Cremona, l'indagine è
stata svolta nell'ambito del progetto Goldeage, coordinato dalla
Camera di Commercio di Cremona, con il supporto di diversi
stakeholder del territorio, appartenenti al Terzo Settore e al
mondo aziendale.
L'obiettivo del progetto GoldenAge è la realizzazione di una
nuova filiera alimentare ufficialmente riconosciuta da Regione
Lombardia dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi e
sostenibili per gli over 70.
Dall'indagine è emerso inoltre che il 44% degli anziani ha
riportato di aver dovuto rinunciare con l'avanzare dell'età a
molti dei cibi che prima mangiava. Sul fronte di chi si prende
cura degli anziani, invece, emerge un dato forte, il 64% dei
caregiver dà valore agli alimenti comodi da cucinare per gli
anziani accuditi.
"Con il Progetto Golden Age, sostiene Gian Domenico Auricchio
Commissario Straordinario della Camera di Commercio, la Camera
di Commercio di Cremona ha coordinato una filiera di imprese
locali con l'obiettivo di sviluppare prodotti dedicati in modo
specifico agli anziani. Il progetto ha previsto anche azioni di
educazione e informazione e il coinvolgimento degli utenti e dei
loro caregiver".
"Considerato l'aumento di malattie croniche legate alla
mancata prevenzione alimentare e alle condizioni di
malnutrizione degli anziani", dichiara Graffigna, il progetto
GoldenAge si colloca all'interno di una serie di iniziative che
sono state avviate sul territorio di Cremona, indirizzate
all'idea di creare una City of Longevity, sul modello inglese di
NewCastle, ovvero una città costruita intorno ai reali bisogni
delle persone anziane e dei loro caregiver".
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