L'innovazione arriva dalle alghe utilizzate per l'alimentazione, per la cosmetica, ma anche per la depurazione delle acque reflue e la produzione di biofertilizzanti e biostimolanti. L'algocoltura, ossia la coltivazione di queste risorse naturali, sta aprendo nuovi orizzonti di grande interesse economico, tema al quale sarà dedicata un'intera sessione di AquaFarm, la fiera che si terrà a Pordenone Fiere il 26 e 27 gennaio.
Sotto lente saranno messe le potenzialità che l'uso di micro e macroalghe offre nei più diversi ambiti. Si indagherà sulle nuove modalità di coltivazione, sulle tecnologie di base, tra cui i fotobioreattori e le applicazioni funzionali delle microalghe in architettura.
Sul fronte dell'alimentazione si cercherà di capire il contributo che questi semplici organismi possono dare come integratori e ingredienti per cibi sempre più nutrienti e sani. Verranno poi approfondite le applicazioni industriali delle alghe che già oggi si ritrovano nella chimica e nella cosmetica.
Altri temi affrontati saranno l'uso delle alghe per la depurazione delle acque reflue, per la cattura di CO2 e per la produzione di idrogeno, di biofertilizzanti e biostimolanti. Grande spazio, infine, alle microalghe e macroalghe utilizzate nella cosmesi e nella nutraceutica, ossia quegli alimenti medicati destinati a categorie di persone affette da malattie rare.
L'impiego di questi organismi, infatti, si sta estendendo anche alla farmaceutica, con molecole bioattive nuove e, in prospettiva, con principi attivi per antibiotici, antivirali e oltre, dove non mancano avanzate ricerche in corso in Italia.
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