Al momento, si è in una avanzata fase di studio e sperimentazione, nell'ambito di "Super Ice", un'azione del Dipartimento regionale della Pesca mediterranea, a supporto di un ampio programma progettuale per l'individuazione di modelli innovativi di processo per la conservazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici, in attuazione della misura 1.26 "Innovazione nel settore della Pesca" del Po Feamp 2014/2020, affidato alle competenze scientifiche, dimostrative e logistiche del Distretto della Pesca e Crescita Blu.
"Super Ice"
ha come obiettivo la validazione dell'uso di "Creamy ice". Lo
scorso novembre, il Distretto della Pesca, con il proprio
personale e con la collaborazione del consorzio universitario
della provincia di Trapani, dell'Istituto di Biologia Marina, di
Bio&Tec soc. coop. e di MedicAir, ha fatto il campionamento
delle specie individuate: sardina e acciuga, catturate dal
motopesca "Stella II" della marineria di Sciacca che opera con
la rete a circuizione, ma anche orate, allevate dall'azienda
ittica San Giorgio di Licata. I pesci, appena pescati, sono
stati conservati in cassette di polistirene con il 'Creamy Ice'
e, contemporaneamente, in ghiaccio a scaglie tradizionale come
controllo, e sottoposti ad una prova di conservabilità della
durata di 12/15 giorni. Dai primi risultati, si evince che il
trattamento con 'Creamy Ice' determina un evidente effetto
positivo sulla conservabilità dei pesci, sia in termini
temporali che di qualità. "Siamo fieri - dice Nino Carlino,
presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu - se i
risultati preliminari verranno confermati la pesca e
l'acquacoltura potrebbero beneficiare di un innovativo sistema
di conservazione in grado di tenere alta la qualità del pescato
più a lungo, a vantaggio di tutti gli operatori della filiera
ittica ma anche del consumatore finale al quale riusciremo a
fornire un prodotto sempre fresco e con i valori organolettici
inalterati".
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