Venti milioni di euro, per sostenere le filiere ittiche nella gestione dell'emergenza Covid-19 e per superare le problematiche legate al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità della pesca. E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'atteso decreto di riparto dei fondi per lo sviluppo e il sostegno delle filiere della pesca e dell'acquacoltura, voluto e firmato sottosegretario alle Politiche agricole, Francesco Battistoni, su "Criteri e modalità di utilizzazione del fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura".
"Quindici milioni saranno stanziati per le imprese del settore marittimo, tre milioni e mezzo saranno destinati all'acquacoltura ed un milione e mezzo per il comparto operante nelle acque interne attraverso le Regioni e le province autonome nell'ambito delle loro attribuzioni", spiega Battistoni. "Ho voluto fortemente questo provvedimento perché reputo fondamentale che lo Stato faccia sentire la sua vicinanza in maniera concreta al settore ittico, soprattutto alla luce del delicato momento storico che sta vivendo - aggiunge - sto personalmente visitando con cadenza settimanale il territorio costiero delle marinerie, per far sentire i pescatori italiani meno soli, e questo decreto, tanto auspicato dagli operatori, è la risposta migliore alle esigenze del settore".
"Un risultato importante che si poggia sulle risorse che abbiamo inserito nell'ultima Legge di Bilancio per aiutare uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia a causa della chiusura del canale Ho.re.ca che, con ristoranti e mense, rappresenta il principale mercato per il pesce fresco nazionale", commenta il deputato Giuseppe L'Abbate, esponente M5s in commissione Agricoltura e primo firmatario della proposta di legge di riforma del settore ittico in attesa di approvazione definitiva al Senato.