"Un fermo necessario - spiega l'esponente della Giunta Solinas - per consentire il recupero degli stock e la ricostituzione della risorsa nel nostro mare territoriale, messa a rischio dal massiccio prelievo effettuato negli ultimi anni. Questo sovra sfruttamento, se perpetrato, potrebbe determinare nel breve periodo il collasso della risorsa e l'estinzione commerciale della specie, quindi si è reso necessario intervenire con drastiche misure gestionali e con una chiusura temporanea".
"Durante questi tre anni, con il coinvolgimento degli stessi pescatori, attueremo un piano di monitoraggio scientifico per valutare gli effetti della chiusura della pesca e daremo la possibilità agli operatori di svolgere attività di recupero ambientale, come la pulizia dei fondali e la rimozione delle attrezzature di pesca. Tutte queste attività - conclude l'assessora Murgia - saranno affidate all'Agenzia Agris, che provvederà a redigere uno specifico Piano operativo, sentito il Comitato tecnico consultivo regionale per la pesca e l'acquacoltura".
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