"Non abbiamo avuto ancora nessuna risposta dal governo" spiegano, e la protesta monta e si fa più serrata. "Noi siamo in sciopero e i commercianti aumentano l'importazione di pesce - dicono dal presidio nello scalo - è ingiusto, chiediamo ai commercianti da adesso e per tutta la settimana in cui siamo fermi, di non far arrivare i bilici di pesce dall'estero. Invece del pesce italiano, stanno acquistando pescato da Francia, Spagna, dalla Croazia e noi non riusciamo ad andare avanti a causa del costo del gasolio, praticamente triplicato in pochi mesi, siamo esasperati, abbiamo famiglie da sfamare". I pescatori sono arrabbiati e annunciano che la protesta si farà ancora "più serrata". Al porto di Ancona sono giunti un centinaio di pescatori anche da Pescara, San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche.
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