A
Castiglione della Pescaia (Grosseto) c'è preoccupazione per la
riserva naturale della Diaccia Botrona, perché la presenza del
granchio blu potrebbe alterare gli equilibri degli habitat della
riserva. Lo rende noto il sindaco Elena Nappi.
"La biodiversità della riserva naturale della Diaccia Botrona
corre il rischio di essere fortemente compromessa dalla presenza
di questa specie aliena invasiva con alta capacità di resilienza
- sottolinea in una nota -, infatti possiamo trovare il granchio
blu nelle acque dolci, in quelle salmastre e in quelle salate e
la loro capacità adattiva li fa vivere a temperature che vanno
dai 3 ai 35 gradi, quindi sono molto 'invadenti', in particolare
le femmine che si spostano facilmente per la riproduzione".
"Temiamo, soprattutto, la loro voracità nei confronti degli
avanotti delle anguille - osserva ancora - che hanno eletto la
riserva come luogo di riproduzione, da dove partono per il loro
viaggio verso i mari del Nord Europa, dove alimentano un mercato
ittico molto importante, tornando poi da adulte nelle nostre
acque: una loro drastica riduzione comporterebbe squilibri anche
dal punto di vista economico". Per Nappi "è necessario porre
attenzione ai luoghi in cui si cattura il granchio blu. il
consiglio è di prenderlo nelle acque idonee alla pesca e,
soprattutto, prima di portarlo sulle tavole togliere le viscere,
in particolare l'epatopancreas che è il sistema digerente di
tutti gli invertebrati, per evitare qualsiasi tipo di
contaminazione nociva nel caso avesse ingerito sostanze dannose
alla salute".
L'Amministrazione comunale sta attivando misure specifiche per
contenere i danni causati dal granchio blu, prima che la
situazione diventi ingestibile ed insostenibile. "Stiamo
lavorando - conclude Nappi - con il 'Flag Costa degli Etruschi'
che ci permette di realizzare bandi per il controllo del
granchio blu, e ragionando con la Regione Toscana per creare una
procedura che permetta la pesca intensiva mirata alla
eradicazione di specie invasive come questa, nel rispetto degli
equilibri ambientali della riserva naturale, considerando che in
natura l'unico importante predatore è la tartaruga ma che
numericamente non può supportare l'enorme quantità di granchio
blu, considerando la sua immensa facilità riproduttiva".
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