ROMA - Tutti i weekend di dicembre la città di Prato racchiusa dalle splendide mura trecentesche e circondata dalle montagne della Calvana, oasi naturale protetta, vedrà una vera costellazione di appuntamenti around the food organizzati dal Comune di Prato e dalla Strada dei Vini di Carmignano e dei Sapori tipici pratesi con la manifestazione eatPRATO Winter. E siccome siamo a Natale, sarà soprattutto il profumo dei dolci appena sfornati a guidare tra forni, pasticcerie e cioccolaterie della città toscana, dove un'eccellente generazione di pastry chef, pasticceri artigianali e maestri cioccolatieri ne ha fatto la capitale della sweet valley italiana.
A Prato la prima colazione è un vero e proprio rito, un piccolo capolavoro di golosità che si consuma tra forni e pasticcerie. Dallo "scendiletto", la sfoglia farcita di crema pasticcera servita ancora leggermente calda al berlingozzo, e poi pan brioche, biscotti della salute, pan con l'uva, crostate, zuccherini di Vernio, mantovana, Giulebbe ai fichi di Carmignano, torte da credenza e dolci di farina di castagne, sono soltanto alcuni dei tanti dolci della tradizione pratese.
Dalla tradizione alla creatività contemporanea con il Maestro pasticcere Paolo Sacchetti che dopo avere presentato quest'estate un dolce eatPrato, totalmente inedito, sabato 15 dicembre nel suo laboratorio lancia il dolce eatPRATO Winter che andrà ad arricchire un repertorio di nuovi dolci testimonial di una nuova Collezione di signature cake contemporanei rappresentativi della città.
E che dire del pan di ramerino pratese con uva sultanina e rosmarino, mix garbato di dolce e salato di origine medievale, da gustare per l'aperitivo insieme alla mortadella di Prato IGP, Presidio Slow Food frutto del connubio di alchermes e spezie e in abbinamento al Vermouth Bianco di Prato artigianale.
Non solo food però perché eatPRATO che quest'estate nell'Anno del Cibo aveva coniugato il gusto per i buoni sapori con il gusto del bello, il cibo con l'arte, anche per l'edizione Winter coinvolge, aprendoli al mondo foodie e facendoli oggetto di un trekking goloso, i musei più importanti della città e del territorio, intrecciando degustazioni e visite guidate, creando affascinanti contaminazioni tra le opere d'arte e l'enogastronomia di qualità made in Prato e dintorni.
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