Tornano sul mercato birre meno amare,
più beverine e a gradazione alcolica medio-bassa, come le Pale
Ale, le Bitter, le Mild, le Session Ipa di stile inglese o le
Keller e le Helles di stile tedesco. E' questa la previsione
dei "mastri birrai nostrani" segnalata in una nota in occasione
di "EurHop", festival della birra artigianale in corso a Roma
fino a 9 ottobre presso il Salone delle Fontane dell'Eur con
oltre 900 birre artigianali provenienti da tutta Europa . Il
cambio di tendenza- sostengono gli esperti- arriva dopo
l'affermazione negli ultimi anni delle Ipa- India Pale Ale
(prodotto con origini inglesi ad alta fermentazione con malto
chiaro e abbondantemente luppolata) e delle Apa- American Pale
Ale, prodotto di stile americano realizzate con il 5% di alcol
per volume con consistenti quantità di luppolo americano. Oggi
in Italia, secondo i dati del Consorzio Birra Italiana, la
produzione artigianale si aggira intorno ai 500mila ettolitri
l'anno, con una quota di consumo pari al 3,3% del mercato
complessivo della birra. I microbirrifici sono oltre 800, più di
1000 se si contano anche i brew pub. Il settore impiega
attualmente oltre 90mila lavoratori tra diretti e indiretti. Il
settore. tra il 2019 e il 2020, ha subito una contrazione di
fatturato di oltre il 40% a causa della pandemia e delle
chiusure forzate di pub e locali.
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