Promotrici della sicurezza alimentare
e custodi di tradizioni antiche e modelli nutrizionali sani e
sostenibili come la Dieta mediterranea, le oltre 200.000
imprenditrici agricole italiane vogliono essere in prima linea
anche nella tutela del suolo, dell'ambiente e del paesaggio. Lo
scrive Donne in Campo-Cia in occasione della Giornata
internazionale delle donne rurali che si celebra il 15 ottobre.
L'organizzazione chiede un maggior impegno per la manutenzione e
la messa in sicurezza dei territori italiani contro il rischio
idrogeologico e il consumo di terreno agricolo, così come per
l'adattamento ai cambiamenti climatici. La presidente nazionale
di Donne in Campo, Pina Terenzi, afferma che "è necessario
offrire alle donne che vivono nelle aree rurali infrastrutture
fisiche e digitali efficienti e servizi sociosanitari adeguati,
evitando lo spopolamento delle campagne". "L'agricoltura in
rosa- aggiunge Terenzi- è fatta di aziende che producono qualità
e multifunzionalità, con gli agriturismi e le fattorie sociali,
legata alla cura delle fasce più deboli della popolazione, come
anziani e disabili, ma anche sperimentale, proiettata al futuro,
green. Sono imprese che fanno presidio sui territori, ecco
perché vanno sostenute e riconosciute come volano di cambiamento
in un'ottica sostenibile".
"D'altronde - conclude la presidente di Donne in Campo-Cia- a
Giornata internazionale delle donne rurali, che oggi
rappresentano oltre un quarto della popolazione mondiale, è
stata istituita fin dal 2007 dall'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite proprio per riconoscere il loro ruolo chiave nella
promozione dello sviluppo agricolo, contribuendo alla sicurezza
alimentare globale e allo sradicamento della povertà rurale".
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