- ROMA - Pasta sì, ma non ai cereali: i consumatori italiani sono sempre più alla ricerca di alternative. Tra i prodotti che vorrebbero acquistare, ma che non trovano al supermercato, al primo posto ci sono gli spaghetti a base di verdure. A evidenziare questo scollamento tra domanda e offerta è il Monitor Ortofrutta di Agroter, società specializzata nella ricerca sul marketing strategico dei prodotti freschi e freschissimi fondata nel 1990 da Roberto Della Casa, docente di marketing all'Università di Bologna. L'indagine sui prodotti a base vegetale che il consumatore acquisterebbe ma trova nel negozio di riferimento mette poi alle spalle degli spaghetti a base di verdura (indicati dal 31% del campione) le salse fresche di verdure e legumi (28%), prodotti nati e di impiego abituale in altri Paesi che stanno sempre più prendendo forma anche nel mercato italiano. Seguono, poi, prodotti innovativi come germogli freschi (27%), flan di verdura (27%) e smoothies ed estratti (27%), fino ai prodotti di tendenza quali frutti di bosco, superfood (goji, curcuma e zenzero) e la frutta esotica, tutti indicati da un 20% del campione.
"Dai risultati della nostra ricerca - commenta Della Casa - emerge l'interesse dei consumatori a declinare quelli che potrebbero essere piatti tradizionali della dieta italiana, come la pasta al ragù, in una versione tutta vegetale. La richiesta di spaghetti a base di verdure, per esempio, ci suggerisce una certa preoccupazione degli italiani verso la base della nostra alimentazione, perché ricca di carboidrati complessi. Le esigenze dei consumatori stanno cambiando, e in fretta, è quindi necessario studiare nuovi concept di offerta per nuovi format nei punti vendita: nel futuro non ci sarà più un semplice reparto ortofrutta, ma il perimetro dell'offerta si amplierà a nuovi prodotti e nuove categorie, per arrivare ad avere un reparto soluzioni vegetali".