Le Autorità di diverse province della
Spagna stanno effettuando test su strada con un particolare tipo
di dispositivo ad ultrasuoni - chiamato 'fischietto anticervo' -
che montato sulla parte frontale di auto e veicoli commerciali
ha la potenzialità di ridurre il rischio di incidenti con
selvaggina sulla carreggiata e, in particolare, di impatti con
cinghiali.
Questi semplici dispositivi sono nati negli Stati Uniti,
dove il problema dell'invasione delle strade non recintate da
parte di animali selvatici - in maggioranza caprioli, cervi e
altri ungulati - riguarda ogni anno 1,5 milioni di guidatori. I
'fischietti' generano al passaggio dell'aria (naturalmente oltre
i 55-60 km/h)) nel corpo cavo un suono di frequenza non udibile
da parte dell'uomo (fra 0,25 e 30 kilohertz) ma molto fastidioso
per gli animali.
Le prove realizzate in Spagna sui cinghiali stanno dando
risultati confortanti, ma resta il problema del rapporto tra la
velocità a cui si deve procedere per ottenere l'emissione del
suono e il raggio di azione 'sonora' dei dispositivi a
ultrasuoni, che hanno una portata di circa 400-450 metri.
Secondo diversi esperti è però difficile avere la sicurezza -
una volta avvistato l'animale isolato o il branco - della loro
'ritirata' e contemporaneamente avere spazio e tempo per una
manovra diversiva o una frenata, in quanto a 55 km/h i 400 metri
del raggio d'azione si percorrono in 25 secondi.
Facilmente reperibili sui principali siti di vendite on-line,
i 'fischietti' si vendono in kit da 2 o da 4 ad un prezzo più
che accessibile. Si posizionano sullo scudo paraurti anteriore e
non richiedono modifiche al veicolo perché il fissaggio avviene
con nastro biadesivo.
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