ROMA - Torna a rivolgersi al Governo l'Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto (AdG) per la ripartenza della ristorazione italiana proponendo al premier Mario Draghi e al ministro dell'Economia e delle finanze Daniele Franco un manifesto nel quale raccoglie tutte le proposte volte alla concreta ricostruzione del settore. L' associazione sottolinea che "i provvedimenti necessari sono molteplici e necessitano di una gestione coordinata e strutturata fra di loro e riguardando tutte le voci di bilancio con cui le aziende del comparto, al pari di tutte le realtà imprenditoriali italiane, devono fare i conti". Il cambio di passo chiesto- viene spiegato in una nota- "deve riguardare la politica del lavoro, accelerando i tempi di erogazione della cassa integrazione, reintroducendo i voucher e prevedendo una decontribuzione fino a fine anno per le risorse già in essere e fino al 2023 per quelle nuove senza porre limiti anagrafici". E' sollecitata anche una riforma fiscale che cancelli la tassa per il suolo pubblico per tutto il 2021 e permetta una dilazione di pagamento delle tasse arretrate in almeno due anni". Un'ulteriore opportunità di crescita viene circoscritta alla possibilità di ottenere finanziamenti bancari più agevolati. Viene inoltre chiesto di tutelare tutti i ristoratori locatari di un immobile e di prevedere un'ulteriore tutela economica per tutti coloro che non hanno uno spazio esterno. "Il nostro settore - afferma il presidente AdG Cristina Bowerman- potrà effettivamente ripartire solo se sarà messo nelle condizioni di investire su sé stesso.
Per questo motivo chiediamo al Governo lo stanziamento di risorse a fondo perduto che non siano destinate alla sola copertura dei debiti contratti in questo tragico anno pandemico ma rappresentino uno strumento concreto per investire sulle nostre aziende, a medio lungo termine".