Prodotti contenenti insetti devono ovviamente seguire gli standard richiesti dalla Fda per tutti gli altri alimenti, compresi i test batteriologici e i certificati che attestano buone pratiche di produzione. L'etichetta sul prodotto deve inoltre includere il nome comune e quello scientifico e il potenziale rischio di reazioni allergiche.
Nononstante siano stati di recente omaggiati da "Time" come alimenti "sani, sostenibili e in grado di salvare il pianeta" gli insetti sul piatto sono tuttavia ancora una rarita' negli Usa e i ristoranti che li propongono ai clienti sono soprattutto etnici.
Nel frattempo tuttavia i sostenitori della "entomofagia" sono sicuri che un cambiamento culturale sia in atto, sia pure a lungo termine: "Non succedera' da un giorno all'altro e non sostituiranno la carne al cento per cento, ma tra chi tiene alla salute e alla protezione dell'ambiente la trasizione e' cominciata", ha detto alla rivista la biologa Jenna Jadin, autrice di "Cicada-licious", un libro di ricette pubblicato nel 2004 in tempo per il ritorno delle cicale a Washington dopo 17 anni passati sottoterra.
All'epoca negli Usa l'idea di mangiare insetti sembrava fantascienza: oggi il supermercato organico dove si serve la Jadin ha un intero scaffale dedicato a prodotti derivati dagli insetti: vermi coperti di cioccolata, psta di grillo, palline di grillo coperte di burro di arachidi e una linea di patatine chiamate "Chirps".
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